Le patologie della colonna vertebrale (rachide) sono le patologie ortopediche più diffuse, perchè è soggetta al carico e ha ampia mobilità. I distretti maggiormente interessati sono quello cervicale e lombare. Le caratteristiche macroscopiche da considerare in prima battuta sono: rotazioni (scoliotiche), deviazioni strutturate, ipometrie degli arti, asimmetrie ed il coinvolgimento di ordine infiammatorio di vari muscoli. Nel considerare la patologia del rachide è fondamentale analizzare il possibile interessamento di carattere neurologico poichè la colonna è sede del canale midollare da dove partono le radici nervose che si complessano in plessi e nervi. Le patologie più frequenti interessano i dischi intervertebrali (discopatia degenerativa, ernie), i legamenti (ipertrofia, lassità ed instabilità) ed il canale vertebrale (stenosi primaria o secondaria). La clinica di queste patologie diverse sia per etiologia che per trattamento è molto spesso sovrapponibile, ma con una valutazione attenta, la visita permette di fare una precisa diagnosi. La presenza di deficit neurologici e l’entità dello stesso è molto spesso il campo di confine tra il trattanto conservativo e quello chirurgico (il deficit neurologico strutturato e cronicizzato è spesso irreversibile). La presenza di deficit neurologici è un’ urgenza da non trascurare. La diagnostica radiologica viene eseguita con l’Rx in idone proiezioni e con la RM che ci permette di valutare l’anatomia del disco intervertebrale, la presenza di ernia con le sue caratteristiche e la morfologia del canale vertebrale. La terapia è fisioterapica (streching, rinforzo muscolare, posturale), farmacologica (terapia antinfiammatoria, del dolore, neurologica) ed in alcuni casi chirurgica (decompressione delle strutture neurologiche e/o di stabilizzazione per quelle ossee).